IO COME TE, TU COME ME
Bahar Heidarzade_ mercoledì 9 maggio ore 18,39
La ricerca poetica di Bahar Heidarzade affida alla fotografia il compito di rappresentare la donna nella cultura persiana, lo scontro fra modernità e tradizione, i fantasmi dei conflitti passati e l’incertezza del futuro.
L’oggetto della sua indagine è incentrato sul ruolo della donna nella società, raccontando della discriminazione femminile tutt’ora forte e non solo in Iran, attraverso ritratti di donne che, private della propria identità, svelano le profonde contraddizioni di un Paese evoluto e arretrato al tempo stesso.
Le donne ritratte sono avvolte dal velo tradizionale, lo chador, che per tradizione le avvolge il capo e nasconde fronte, orecchie, nuca e soprattutto i capelli, ma che Heidarzade con un singolare gioco di specchi, ritrae oscurandone il volto ma svelando i capelli.
Sono i capelli finalmente scoperti a raccontare le storie ed a svelare la personalità ed il carattere delle sue modelle.
Queste immagini formalmente tradizionali e molto convenzionali a cui è stata negata l’identità con la negazione del volto, lasciano allo spettatore un senso di inquietudine, che non è solo la rappresentazione della condizione femminile, ma più in generale della situazione politica e sociale dell’Iran, dell’Italia e del mondo, tra passato e futuro, bellezza e potere.
In galleria per l’inaugurazione l’artista verrà portando con sé una Polaroid, proponendo ai visitatori di indossare lo chador e chiedendo di poterli fotografare. Gli scatti saranno lasciati visibili al
pubblico, arricchendo così L’Officina delle immagini senza volto.