550 VITE_PANSIYA PANHAI JAATAKA di Aldo Taranto
Presentazione dei libri d’artista
PRO CEDERE e DURA ARTE
di Aldo Taranto
opening 20 settembre 2017 ore 18.00
la mostra rimarrà aperta al pubblico dal 21 al 27 settembre 2017
su appuntamento +39 347 624 1215 – +39 347 176 4512
Presso la terrazza di Eria verranno presentati i libri d’artista PRO CEDERE e DURA ARTE (2017) di Aldo Taranto.
Il primo, nato su suggerimento dell’artista Filippo di Sambuy; il quale ha a lungo incoraggiato Aldo Taranto a mettere su carta una narrazione per immagini che raccontasse la persona quanto l’artista; ha preso corpo attraverso un’accurata selezione di immagini realizzata con l’aiuto di Max Zarri.
Il secondo libro d’artista si muove su piani differenti pur essendo, per certi versi, la seconda faccia del primo. Dura Arte è una raccolta esteriore e interiore di scritti sull’ultimo decennio di vita dell’artista a Siracusa.
L’inaugurazione della mostra 550 VITE_PANSIYA PANHAI JAATAKA di Aldo Taranto si terrà presso la sala espositiva della Residenza Luoghi Comuni, nel quartiere San Salvario in via San Pio V-Torino.
A partire da una raccolta di rayogrammi, lavori realizzati insieme ai bambini di una scuola elementare, Aldo Taranto realizzerà un site-specific, assembramento di immagini ottenute dall’impressione del chiaro e dello scuro, del pieno e del vuoto in una sorta di gioco degli opposti.
Saranno inoltre presenti altre due opere; Tre minuti, opera video realizzata nel 2008, che racchiude una visione in cui l’autore si sente artefice della sequenza e al tempo stesso osservatore di ciò che ha generato. La terza opera in mostra è Castello Giallo (Paese degli Avi -2013) definito dall’autore “un piccolo altare, altare della coscienza e della vita, ovvero l’unione di essere e vita: la vita cosciente.”
Durante l’evento sarà possibile visitare gli studi dell’artista Roberta Montaruli (Torino-1978) e del fotografo Max Zarri (Torino-1975), dove sarà collocata una video installazione che ripercorre le tracce dell’artista siciliano. Gli artisti partendo da uno scatto realizzato nel 1986 da Aldo Taranto ai Docks Dora di Torino, luogo che a distanza di tempo ha ospitato i rispettivi studi, elaborano il concetto temporale di circolarità delle azioni.
Nel titolo “In Attesa di Condizioni Migliori” gli artisti prendono in prestito una frase dal libro Pro Cedere per sottolineare la continuità temporale degli eventi nella loro possibilità/impossibilità di divenire.